Che fare con le prigioni in disuso? Alcuni luoghi le ristrutturano per soddisfare bisogni diversi, altri le trasformano in musei delle crudeltà passate. Questa è una di quelle.
Dopo essere stata leggermente rovinata, il posto non è stato mantenuto ma abbandonato agli elementi e agli spericolati; ora è una reliquia troppo cresciuta, piena di graffiti e murali e regolarmente visitata da chi non ha paura di scale che cadono a pezzi e ringhiere instabili. È un argomento controverso tra gli adulti del posto, alcuni suggeriscono che dovrebbe essere ripulita, altri che sia un rischio appropriato per i giovincelli che hanno bisogno di un pizzico di pericolo per sentirsi vivi. Alcuni si sentono ancora nostalgici dei tempi in cui si appoggiavano a quei muri coperti di muschio.
Alle nuove generazioni viene insegnato il significato storico del sito. Recarsi lì spesso riempie di un senso di orrore e desiderio di sfogo, per portare libertà in uno spazio che è stato costruito per strapparla via. Gli adolescenti non sono famosi per essere rispettosi, ma l’atmosfera e le leggende locali costringono i visitatori quantomeno ad adeguarsi.
L’illustrazione è ambientata nel piccolo paese fittizio di Scintillanova.